Carla Boccherini
ed. in proprio
pagine 397
€ 18,00 + spese di spedizione
Ci sono molti modi per tentare di definire questo importante testo, ma fra i tutti quelli che mi si sono affacciati alla mente preferisco “Il gioco delle sfide”.
sfida all’editoria italiana, che sinora l’ha malamente persa. Infatti nessuno se l’è sentita di pubblicarlo, e di conseguenza l’autrice ha dovuto far ricorso al benemerito –almeno in questo caso – sito www.ilmiolibro.it del gruppo editoriale Repubblica– l’Espresso, che consente a chiunque lo voglia di autopubblicarsi a costi contenuti. Con tutta la comprensione che possiamo riservare alle spese di gestione che ogni editore deve affrontare, nondimeno coloro che hanno rispedito al mittente il testo sono incappati in un errore notevole;
una sfida alla conformismo imperante della letteratura astrologica dei giorni nostri. Questo non è un manuale, non è un libro per principianti né per esperti, non si rivolge ai seguaci di una corrente in particolare, sebbene Carla Boccherini, in via del tutto generale, possa iscriversi alle scuole umanistica ed evoluzionista. E lo dimostra il suo continuo spingersi aldilà di qualsiasi limite dottrinario;
una sfida, appunto, al limite. Gli dei dentro di noi può esser tranquillamente letto tanto dal neofita quanto dai più smaliziati esperti dell’arte, così come da chi non ne sa niente. Quel che Carla Boccherini chiede al lettore è di misurarsi con un approccio filosofico alla materia, lì dove per “filosofico” non s’intende la conoscenza di Platone, Aristotele, San Tommaso, Kant, Hegel, Durkheim ecc., bensì l’attitudine a ragionare sugli elementi primari (“archetipici” direbbe lei), più semplici che cadono sotto l’occhio dell’osservatore. Quindi…
…una sfida alla mente del lettore medesimo, e non solo all’intelletto, dunque. Sfida non tanto tra lei e chi legge, ma tra chi legge e sé stesso o, per dir meglio, alle proprie convinzioni. Sfida che necessariamente coinvolge anche coloro che per scelta dottrinaria le sono apparentemente affini. La solidissima preparazione junghiana e la competenza linguistica consentono all’autrice di giungere spesso ad affermazioni sorprendenti per acutezza e al tempo stesso per eleganza;
una sfida estetica, alla fine dei conti. Nulla del semplicismo pressapochistico di tanta letteratura statunitense, indigeribile per qualsiasi europeo mediamente colto e raziocinante, ma neppure nulla dell’intellettualismo narcisistico di tanti operatori culturali europei. Certo, se uno legge con un occhio solo e la mente rivolta altrove rispetto al testo può trovare in alcuni casi complesso lo stile (peraltro mirabile) di Boccherini;…
… ed allora anche una sfida alla superficialità, flagello inflitto da qualche decennio dal potere a noi contemporanei, che ci ha impigrito la mente, deformato bisogni e desideri, plasmato l’ideale dell’io a simiglianza di quelli artificiali indottici;
una sfida mai dichiarata – e neppure, credo,concepita – dall’autrice agli astrologi alla moda: non è necessario giungere alla popolarità (con tutto quel che comporta poi la fagocitazione mediatica) per mettere in campo idee, ipotesi e concetti originali e profondi. Manzonianamente ci si può accontentare di venticinque lettori, avendo la consapevolezza che se quanto esposto possiede un valore, nel tempo essi si moltiplicheranno. Anche per questo motivo mi piace qui non stendere un profilo dell’autrice. Peraltro facilmente reperibile, volendo, attivando i potenti motori di ricerca di internet.
L’elenco non si esaurisce certo qui, di sfide se ne contano altre: riferiamo quelle che hanno maggiormente colpito il recensore. E a ben pensarci, volontariamente o no – non lo so – nel libro s’inscrive anche una sfida alla recensione libraria, proprio a causa sia dell’inclassificabilità dell’opera, sia dell’impossibilità a sintetizzarne i contenuti. Si può dire che non solo ogni pagina, ma ogni capoverso meriterebbe un dibattito, una tavola rotonda, un confronto dialettico che coinvolga non solo gli astrologi, ma anche i filosofi, i linguisti, gli storici, gli psicologi d’ogni risma. Anche perché non è che si può sempre dar ragione alle opinioni dell’autrice. Dal mio punto di vista non sono poche quelle discutibili, ma senz’altro meritano di essere discusse e confrontate, e quando occorre ulteriormente approfondite.
L’originalità dell’opera ed il senso di sfida che l’informa si capiscono già dalla prima riga. Sentite qua:
Si chiama determinismo astrale, che ci piaccia o no.
La singolarità è poi confermata dallo sviluppo in nove capitoli: il primo dedicato ad Urano e Saturno, il secondo a Giove, il terzo a Mercurio, il quarto a Luna, il quinto a Sole, il sesto ed il settimo a Venere e Marte, l’ottavo a Nettuno, il nono a Plutone. Personalmente ritengo che il sesto, intitolato Gli amanti, rappresenti il vertice di tutto il libro. L’autrice coglie l’occasione (o la scusa?) per indagare attraverso il simbolismo dei due pianeti della passione – Venere e Marte – non solo il complesso rapporto tra i sessi, ma anche le pulsioni più profonde dell’essere umano. Giungendo a conclusioni tutt’altro che scontate.
In ogni recensione che si rispetti il suo estensore non manca di puntualizzare quelle che per lui costituiscono inesattezze, o difetti, o, ancora, lacune. Non mi sottrarrò a questo esercizio, dacché comunque nulla può esser perfetto. Le citazioni della tradizione astrologica non sono sempre esatte, e talvolta – invero raramente – ciò inficia la validità delle ipotesi che ne conseguono. Tutto qui.
Non suonino sorprendenti gli elogi sin qui sviluppati sull’opera di Carla Boccherini alle orecchie di chi ben sa quali distanze siderali separino il mio approccio tradizionale alla dottrina dal suo, prevalentemente di taglio contemporaneo e, quindi, ispirato dalla psicologia analitica di C. G. Jung. Certi inviti, certe sfide (rieccoci al punto) non possono né devono essere tralasciate né ignorate: ci si guadagna un po’ tutti, e non faccio fatica ad ammettere che non poche delle ipotesi di Carla – frutto di un percorso che si dipana pagina dopo pagina – hanno aggiunto qualcosa alle mie opinioni e convinzioni dottrinarie.
Dimenticavo: il libro può esser richiesto presso il suddetto sito, oppure direttamente all’autrice all’indirizzo di posta elettronica: carla.boccherini@tele2.it.
g.u.