Recensioni Librarie

Apparizioni delle stelle inerranti e raccolta di indicazioni sui mutamenti del tempo


Claudio Tolemeo
Introduzione, traduzione e commento di Lucia Bellizia


ed. InSedicesimo, 2017 pagine 318 € 16,00


FINALMENTE!!! Con gioia mista a sollievo accogliamo, almeno qui in Almugea, l’edizione di questo testo fondamentale nella sua traduzione in italiano. Se ne sentiva la mancanza, e non è che ci consolasse il fatto che ce lo potessimo leggere in rete nella versione greca o latina. E non è neppure un caso che quasi nessuno ci si fosse cimentato prima. Gli studiosi più attenti ne trovarono un sunto nelle lezioni on line del Corso di Astrologia Classica di Cielo e Terra di Giuseppe Bezza e Marco Fumagalli e ne I moti del cielo di quest’ultimo (ed. Colibrì, 2000). Ma avere sottomano il testo integrale su carta è, diciamocelo, tutt’altra cosa. Ci ha pensato Lucia Bellizia. La quale per i frequentatori di questo sito e per i predetti studiosi non ha bisogno di presentazioni. È d’obbligo precisare, comunque, che in questi anni lei si è specializzata in filologia greca e bizantina, diventando così la ricercatrice più accreditata per cimentarsi in questa impresa, e ci auguriamo anche in altre nei prossimi anni. Anzi, è indispensabile specificare che proprio per amor d’astrologia e in particolare delle sue fonti che lei ha intrapreso questo impegnativo e dunque faticoso percorso della specializzazione filologica e dell’approfondimento della conoscenza della lingua greca antica, oltre che della latina. Dal che se ne deduce che si tratta qui di una traduzione assolutamente affidabile ed aderente allo spirito dell’autore in quanto vissuta (letteralmente) all’interno e dall’interno della nostra arte. Un po’ come succedeva con Giuseppe Bezza: entrambi hanno in un certo senso respirato in connessione con i testi che andavano traducendo. Il pregio di questo libro non si ferma qui. Infatti non siamo soltanto in presenza del testo di Tolemeo: Lucia ha curato anche note e commenti ad esso, ma soprattutto introdotto l’opera con sintetici ma esaurienti capitoli circa la vita più o meno presunta di Tolemeo, sulla scienza astronomica (e conseguentemente sulla filosofia e sull’astrologia) a lui precedenti. Dopo la traduzione letterale del testo tolemaico succedono esposizioni chiare e fondamentali circa il moto delle stelle nella Sfera Locale (indispensabili per comprendere il senso delle dichiarazioni del Maestro alessandrino), immergendosi così nei fondamenti dell’astronomia geocentrica (utilizzata ancora oggi dagli astronomi e dagli astrofisici). Seguono poi un bel capitolo sull’utilizzo migliore delle stelle nell’astrologia genetliaca e l’ultimo con dichiarazioni di molti autori – l’Anonimo del 379, Firmico Materno, Cardano, Jean Stade e Christopher Pezel in particolare – circa il significato delle trenta stelle citate da Tolemeo nel suo testo tanto nell’astrologia cattolica che in quella genetliaca. Dunque un libro imperdibile, soprattutto in anni come questi, nei quali l’influsso degli astri inerranti è sottaciuto e, più precisamente, ignorato tanto dai professionisti che dai ricercatori. Altro sintomo quanto mai inequivocabile della decadenza patita dalla nostra disciplina. Il che si capisce bene: se sono proprio gli studiosi a qualsiasi titolo ad ignorarne i fondamenti, com’è possibile che essa possa mantenere una qualche credibilità e soprattutto giovarsi del necessario progresso dottrinario? Proprio per questo raccomandiamo l’acquisto e soprattutto lo studio di questo libro. Che non a caso gode, se così posso esprimermi, della presentazione di un grande studioso della storia della scienza e della filosofia della scienza come Paolo Aldo Rossi. All’interno della quale si dilunga su vita ed opere di Ipazia. Sarà mica un caso? giancarlo ufficiale